Logo
 HR  ENG  ITA 
Programmi economici > Programmi zootecnici > Tutela della Pecora Istriana

Tutela della pecora istriana

Tutela permanente della pecora istriana

La pecora istriana è una varietà autoctona di pecora, in passato diffusa nell'intero territorio della penisola istriana. La si annovera nel gruppo delle pecore dalle capacità produttive combinate carne-latte, con una carne d'alta qualità e, per le nostre condizioni, una grande produzione di latte d'alta qualità. Negli anni Ottanta del Ventesimo secolo,  i pascoli abbandonati dell'Istria furono popolati da pecore provenienti dall'area centrale della Penisola balcanica (Cossovo, Macedonia) che presentavano la stessa resistenza alle condizioni climatiche in Istria, ma anche un rendimento più scarso di carne e latte. Gli allevatori erano abbandonati a un lavoro selettivo autonomo che a causa della loro incompetenza ha dato origine a una popolazione estremanente eterogenea di pecore.

I motivi per attuare il programma sistematico di tutela permanente della pecora istriana possono essere divisi nei seguenti gruppi:

 

1.LO SVILUPPO RURALE E LA CONSERVAZIONE DELL'IDENTITÀ AUTOCTONA E NAZIONALE – I dati del registro del bestiame in questi territori, risalenti al 1869 rivelano che sul territorio dell'odierna Istria si allevavano più di 160.000 pecore. Prima degli anni Ottanta, la pecora istriana era la più numerosa sul territorio dell'Istria (a eccezione di Schitazza dove prevaleva la pecora di Cherso). Negli anni Ottanta, il territorio della Regione Istriana viene popolato dalle pecore della varietà „pramenka“ (Ovis aries) proveniente dal Cossovo, dalla Metohija e della Macedonia che s'impongono sulla pecora istriana, nonostante questa sia molto più produttiva sia per quel che concerne le capacità di produrre latte e carne. Oltre al popolamento di queste varietà di pecore in Istria, diventano frequenti i problemi come  la brucella, brucella ovis, la dermatite digitale contagiosa ovina e altre malattie. Per migliorare la produzione giornaliera del latte, parte delle pecore istriane si incrociano con la pecora della Frisia, la pecora awasi e la pecora sarda. L'incoraggiamento della popolazione istriana a ritornare all'allevamento ovino, apre le porte a un ritorno della pecora istriana ai pascoli tradizionali, prevenendo così la „sterilizzazione“ del villaggio istriano. Prodotti più qualitativi con più valore aggiunto, arricchiranno gli spazi rurali, garantiranno più introiti alla popolazione rurale e influiranno favorevolmente sull'occupazione.

2.TUTELA DELLE RISORSE GENETICHE –la pecora istriana, repressa e incrociata con la pecora della Frisia, l'awasi e la pecora sarda, rischia di estinguersi, mettendo in pericolo la sopravvivenza di una varietà autoctona caratterizzata da un alto livello d'immunità generale. La situazione attuale di 2.300 esemplari riproduttivi mette questa varietà molto a rischio. Secondo i dati a disposizione in Italia, nella Giulia in Italia, esiste un gregge di 1.100 pecore carsiole le quali si presume siano  una varietà analoga o affine. In collaborazione con le istituzioni italiane è possibile effettuare uno scambio di materiale genetico cedendo loro i nostri montoni e facendo uno scambio di capi da riproduzione. Tutelare la pecora istriana significa tutelare una pecora che dà in media più di 200 l di latte di qualità durante la lattazione (le prime 100 pecore, secondo i dati del Centro croato degli allevatori di bestiame danno in media 466 l, per una media di 198 giorni di lattazione). Questi dati sono ottimi se si considerano i pascoli relativamente carenti.

3.TUTELA E PROMOZIONE DEI TIPICI PRODOTTI CASEARI DELL'ISTRIA RICAVATI DAL LATTE DELLA PECORA ISTRIANA – il formaggio pecorino istriano, ottenuto dal latte di pecora istriana, la ricotta di pecora istriana, la ricotta stagionata di pecora istriana, la carne d'agnello istriano sono prodotti tradizionalmente presenti in Istria. A causa del numero esiguo di pecore, questi prodotti sono generalmente presenti su un mercato non organizzato. Ciò comporta la non standardizzazione della produzione, la non riconoscibilità di questi prodotti in un contesto più ampio di consumatori, l'ostacolamento nell'aumento del numero di pecore nella produzione, il che in caso d'introduzione di misure più severe nel controllo dei generi alimentari sul mercato e di una minore perturbazione sul mercato, potrebbe portare al fallimento dei piccoli produttori e la scomparsa di questi prodotti tradizionali.

4. ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA GASTRONOMICA – i prodotti caseari tradizionali ricavati dal latte della pecora istriana, non sono presenti nell'offerta gastronomica dell'Istria. È possibile procurare cibi realizzati con la carne d'agnello, ma in nessun caso con la garanzia e la prova che si tratta di agnelli allevati nel luogo. Grazie al progetto si otterranno prodotti riconoscibili e di qualità con più valore aggiunto.

5.INFLUSSO SULL'INTERO ALLEVAMENTO DI BESTIAME NELLA REGIONE l'uso di razze autoctone di bestiame adeguato allo sfruttamento dei pascoli di più scarsa qualità, in allevamenti in condizioni estensive, presenta la base per lo sviluppo dell'allevamento di bestiame in una regione nella quale l'allevamento intenso di bestiame è conveniente solo in alcune zone. Gli investimenti nei mezzi materiali e le spese per un lavoro svolto secondo le condizioni descritte, sono esigui e il prodotto ricavato è di alta qualità e riconosciuto sul mercato. La rivitalizzazione della pecora istriana fino a un numero di circa quindicimila esemplari, influirebbe positivamente sul ricupero dell'allevamento del bestiame sul territorio istriano. La grande superficie dei pascoli, oggi incolti, verrebbe adibita a pascoli e non rappresenterebbe più un pericolo d'incendio.

 

L'organizzazione attuale degli allevatori
 

Gli allevatori della pecora istriana sono attualmente organizzati nell'associazione “Istrijanka”(Associazione degli allevatori della pecora istriana nella Regione Istriana “Istrijanka”, Sanvincenti, Bibići, Pićanci 167, Numero d'iscrizione al Registro delle imprese 1968220) istituita a Sanvincenti nel 2005 con l'obiettivo d'incentivare l'allevamento di capi validi per l'allevamento della pecora istriana e lo sviluppo del turismo rurale. Sono membri dell'associazione 25 allevatori sparsi per l'intero territorio della Regione Istriana che possiedono all'incirca 2300 esemplari di pecora istriana.